Vivendo in una terra con una dozzina di milioni di turisti annuali, quelli per me più rappresentativi sono gli italiani che, venendo qui senza sapere (ovviamente) lo spagnolo, compensano con l’inglese, il più delle volte di lontana memoria scolastico-televisiva. L’aspetto più spassoso, in una frase semplice, è talvolta l’intercalare di “you know…” che ha ormai sostituito l’AwanaGana di Sordi.