Chi siamo e istruzioni per l’uso

La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio…

No, non mi piace, troppo retrò…

You and me, were meant to be,
Walking free, in harmony,
One fine day, we’ll fly away,

Ecco, ci siamo. Questa citazione rende bene l’idea!

Salve!
siamo R,M,C.
Non Radio Montecarlo bensì le iniziali dei nostri nomi.

Tenete presente che R sono io, M mia moglie e C il nostro “piccolo” di 10 anni (data del post).
Aggiunte alla allegra comitiva le nostre due piccole mascotes feline con un pedigree arricchito da 4000km di volo. A parte C e le mascotes, abbiamo superato (senza esagerare) il mezzo del cammin di nostra vita e abbondantemente superato il traghetto di Caronte fatto di continue andate e ritorno verso la luce vista in fondo al tunnel .

CHI SIAMO

R
Cosa mi piace: Tecnologia e gadgets, scienza e informatica, musica progressive e  qualsiasi pezzo anche di un solo accordo in cui si percepisca un “pathos” o qualcosa che generi un’emozione.

Cosa non mi piace: lo shopping inteso come ricerca di mercato passeggiando ore per centri commerciali (sono più per il Veni Vidi Vici), chi odia la pigrizia, quelli che “lo fanno tutti no?”, le feste comandate, qualsiasi cosa scontata (eccetto i saldi), le gite a piedi soprattutto quando gli altri ti passano in macchina vicini.

M
Cosa mi piace: Lettura ed informarmi costantemente, tacco 12 a spillo e ferramenta (so aggiustare qualsiasi cosa), gonne corte e cucito, la gastronomia e le ricette,  lo shopping inteso come ricerca di mercato passeggiando ore per centri commerciali, le gite a piedi (ah scusate, che altro ha detto R che non gli piace?).

Cosa non mi piace: L’ipocrisia, chi tratta male gli animali, chi non rispetta l’ambiente, chi non rispetta le donne e chi se la tira…

C
Cosa mi piace: il copia ed incolla per i riassunti, Fifa 16, il calcio, i miei compagni di scuola, mangiare con il gomito sul tavolo e vedere le facce dei miei genitori.

Cosa non mi piace: la legge di gravità laddove quando mi cambio o quando finisco uno yogurt tutto non sia attratto rispettivamente da armadio e cestino, i pomodori e la lattuga,  i compiti a casa.

E’ iniziata la nostra avventura in una giornata di pioggia e freddo da un aeroporto italiano e approdata a Las Palmas insieme (oltre a noi) a 8 valigi(on)e di marca ben conosciuta e robusta, due trasportini e un container di nostre cose-di-casa che avremmo aspettato due mesi prima di usufruirne (ed aver praticamente riacquistato tutto prima che arrivasse).

Istruzioni per l’uso

Questo “blog” nasce da un desiderio di dare spazio a sensazioni, emozioni, incazzature, divertimenti, preoccupazioni e fancazzismi che viviamo quotidianamente o ci passano per la testa in uno stile per quanto possiamo “politically correct” infarcito talvolta da espressioni più o meno colorite a seconda del “mood”.
Ecco lo stile italiano: 3 neologismi inglesi in un paragrafo. Capita. E capiterà. Non è snobismo, è quasi sempre la prima parola che arriva alla mente dopo anni di “Job Act”, “Spending review”, “Fiscal drag” e tutte le pillole addolcite (leggi inculate) a cui ci siamo abituati.

Uno degli aspetti tipici dell’italiano medio è quello di essere un giano bifronte tra sciovinismo ed esterofilia. Cercheremo in queste pagine di non caderci. Soprattutto cercheremo di essere davvero noi stessi, slegati ed indipendenti da luoghi comuni e la filosofia del “è bello scrivere cose belle perché fa stare bene”.

Dato che siamo alle Canarie e a quanto pare la zona è diventata robusta terra di immigrazione di italiani, ecco cosa non troverete qui:

  1. Informazioni per trasferirsi
  2. Pubblicità occulta di servizi e prestazioni
  3. “Mi trovi un lavoro o una casa?”
  4. “Come si ottiene la residenza?”

Intendiamoci bene: ci sono professionisti italiani che si occupano di queste cose e taluni lo fanno davvero bene in qualità di persone serie e competenti. Ma ad ognuno il suo. Qui si parla di tre persone che vivono alle Canarie per scelta e non per necessità, che hanno sfidato luoghi comuni del tipo:

  • “Vostro figlio avrà problemi con la lingua a scuola”
  • “Non partire, le tue radici sono qui”
  • “Ma è un’isola quasi invisibile, in Africa!”
  • “Ma esistono i negozi?”
  • “Ti curano gli stregoni?”
  • “Parti in quanto evasore incallito?”

e qualsiasi tipo di invidia e malignità, a volte esplicita, a volte implicita, subliminale, in modo che se qualcosa fosse andato storto, la causa sarebbe stata facilmente attribuibile a te. Il classico senso di colpa insomma.

Il problema di fondo è che nella vita alcuni si costruiscono dei cerchi in modo da rimanerne sempre al centro. Tali cerchi che dovrebbero rappresentare difese naturali personali e della propria famiglia, talvolta si dimostrano sbarre di prigione, confini virtuali invalicabili e potenti limitazioni psicologiche. Il numero di questi cerchi è inversamente proporzionale alla propria libertà e creatività: aumentano i cerchi e come conseguenza limito la mia libertà. Chiamateli cerchi, chiamatela spirale. Non se ne esce, se non aggiungendo una dimensione: quella verticale. La cavia nel labirinto non sa che basterebbe saltare per individuare il premio. Noi abbiamo fatto il salto, anzi: in questo caso il volo. E abbiamo vinto il premio perché nulla è più gratificante di sentire di avere fatto la scelta giusta, di avere riacceso sorriso ed emozioni ai propri familiari, di avere riacquistato la propria dignità, di aver fatto partire un nuovo progetto, di affrontare con positività e forza qualsiasi imprevisto del vivere quitidiano. La vita stessa è più bella sotto un cielo azzurro, sopra un immenso oceano blu e con le persone per strada che, pur sconosciute, ti salutano sorridendo con un “Hola!”.

Potrà succedere che qualche volta parleremo male criticamente dell’Italia. Non abbiamo preconcetti, ma ci incazziamo quando qualcosa va bene qui e va male lì. Insomma l’odio è pur sempre una componente dell’amore. Chiedete a qualsiasi turista se adora l’Italia: tutti risponderanno sì. Chiedetegli infine se ci vivrebbe…

Una cosa importante: tutto quello che scriviamo e scriveremo è rigorosamente vero. Il più delle volte ci aiuteremo con testi di giornali (non bufale) seri, foto, video. Non abbiamo alcun interesse a farvi vedere e percepire quanto stiamo bene qui. Ogni singolo post è privo di secondi fini.

Infine, ci preme sottolineare che abbiamo scelto di creare questo sito per puro spirito di libertà. Nessuno ci paga o ci sponsorizza. Pertanto vogliate in anticipo scusare se la nostra frequenza di scrittura non sarà costante. Leggeremo comunque sempre e volentieri i vostri eventuali commenti.

Un abbraccio da R,M,C.